Beni per due milioni e mezzo di euro sono stati sequestrati dal Ros dei Carabinieri ad esponenti della fazione del clan dei Casalesi capeggiata da Michele Zagaria, il boss arrestato il 2 dicembre 2011 a Casapesenna. Dopo gli arresti nei mesi scorsi di politici e colletti bianchi, il provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda partenopea, ha colpito l’immenso patrimonio accumulato dall’ala imprenditoriale del clan casertano.
Il sequestro riguarda gli indagati Angelo Bamundo, Carlo Bianco, Michele Fontana, Tommaso Tirozzi e Nicola Vittorio. Sigilli a sette abitazioni, alcune ubicate in località balneari, un’auto, tre esercizi commerciali operanti nel settore della ristorazione e delle scommesse e sei conti corrente e libretti al risparmio. La misura è scattata grazie agli elementi raccolti nell’ultima parte dell’indagini sul clan Zagaria che a maggio scorso, nell’ambito dell’operazione “Zenit” portò all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 11 persone.
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