Canone Rai e pagamenti doppi Ministero: “Ripartiremo da zero”

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Canone Rai e pagamenti doppi <br> Ministero: “Ripartiremo da zero”

Un altro problema relativo al pagamento del canone Rai in bolletta ha fatto scattare la preoccupazione dei cittadini italiani circa la possibilità di pagamenti doppi.

Il chiarimento però è arrivato attraverso il decreto attuativo relativo alla materia con cui è stato spiegato che si provvederà alle cancellazioni di vecchi bollettini nei casi di doppie emissioni dovute, ad esempio, ad abbonamenti per la Tv intestati a persone diverse dai titolari dei contratti di energia elettrica.

In molte famiglie, infatti, si verifica il caso di abbonamenti Rai intestati al marito a fronte di utenze domestiche in capo alla moglie o viceversa.

Il Ministero dello Sviluppo, che sta preparando il decreto attuativo del “nuovo” Canone Rai sembrerebbe aver tranquillizzato tutti: i bollettini non verranno più presi in considerazione e si terrà conto solo dell’intestazione del contratto della luce, sempre e solo per le abitazioni principali ove appunto il contribuente ha fissato la propria residenza.

“I vecchi abbonamenti non vengono presi neppure in considerazione, si riparte da chi è intestatario della bolletta elettrica” ha affermato il Ministero, ridimensionando le preoccupazioni anche relativamente alle duplicazioni legate al possesso di seconde case: dovrebbero essere risolte perché “ai fornitori di energia risulta sempre quando la bolletta è collegata al luogo di residenza effettiva”.

Non si porranno problemi neanche nel caso in cui l’utente/contribuente cambi società elettrica. Difatti, “il nuovo fornitore non è tenuto a conoscere il vissuto del nuovo cliente, quindi gli addebiterà le rate corrispondenti al periodo dal momento in cui ha stipulato il nuovo contratto”. In caso di attivazione di una nuova utenza dopo l’emissione delle fatture con scadenza nel mese di ottobre, il canone dovuto viene tutto addebitato nella prima rata dell’anno successivo dall’impresa elettrica che ha stipulato il contratto.

Per il futuro dovrebbe costituirsi una nuova Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente con i dati trasmessi dai Comuni alle Entrate, su richiesta della stessa Agenzia relativamente alla cosiddetta “Famiglia anagrafica”.

Il canone, infatti, è dovuto una sola volta in relazione a tutte le residenze e dimore della famiglia anagrafica: cioè un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità adozione o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora occasionale nello stesso comune. CONTINUA A LEGGERE

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