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Campania

Campania: altri 3 giudici dicono “si” : “Rimborsate i gratti e vinci”

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Campania: altri 3 giudici dicono “si” : “Rimborsate i gratti e vinci”. Dopo il ricorso fatto da un ragazzo di Salerno, il quale aveva vinto in quanto sui biglietti non vi è nessuna avvertenza sui rischi connessi al gioco, altri sembrerebbero essersi rivolti ai magistrati.Sempre per il mancato rispetto di una norma risalente al 2013 che, analogamente a quanto accade per i pacchetti di sigarette, deve mettere in guardia il consumatore sui pericoli che sta correndo. Ma l’effetto domino sta provocando anche reazioni di segno opposto, ad esempio quella dei gestori delle ricevitorie, per nulla convinti della fondatezza delle sentenze. Come riportato dal corriere della Sera: “Altri tre giudici di pace, come detto, hanno replicato la sentenza di Vallo della Lucania. è accaduto a Cava de’ Tirreni, Mercato san Severino e Salerno. Il primo caso ha riguardato il ricorso di un giocatore che per 60 volte ha tentato la sorte con i «grattini» e altrettante volte è rimasto bocca asciutta; nel secondo invece i tentativi di vincita andati a vuoto sono stati ben 250 mentre nel terzo la somma investita nell’azzardo è stata di 650 euro.

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 Tutti «capitali» che in teoria le agenzie di Stato che amministrato le lotterie dovrebbero ora restituire. Perché? Perché sui tagliandi non è scritta la probabilità di vincita della scommessa e perché mancano gi avvertimenti connessi alla ludopatia: prescrizioni stabilite dal decreto Balduzzi del 2013 e correttamente messe in atto solo a partire dal 2016 (le giocate contestate risalgono infatti tutte al 2015)”. Ma l’agenzia del mercato del gioco, l’Agimeg, non ci sta e a quanto pare nei giorni scorsi ha compiuto un’inchiesta a campione che ha messo in forte dubbio i verdetti dei giudici campani. “Le probabilità di vincita sono sempre state disponibili nei punti vendita e sul sito dei monopoli di Stato e del Concessionario, cui i tagliandi “gratta e vinci” rinviano, secondo le disposizioni della legge Balduzzi” viene innanzitutto chiarito. Seconda considerazione, legata al rischio di truffe: “Il Gratta & Vinci è una sorta di “tagliando al portatore” quindi non nominativo e si possono tranquillamente raccogliere da amici, parenti e nei cestini di qualsiasi ricevitoria dove vengono gettati. Insomma attribuire ad una specifica persona l’acquisto di tagliandi è di fatto impossibile”.