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Brunetta sulle riforme: “Serve regolazione per periodo fuori par condicio”

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  "Esiste un pericoloso vuoto di regolazione per quando riguarda la trattazione di tematiche fuori dai periodi di par condicio". Lo dice Brunetta

“E’ ormai un dato più che acclarato: esiste un pericoloso vuoto di regolazione per quando riguarda la trattazione di tematiche rilevanti fuori dai periodi di par condicio. Nell’audizione di oggi della presidente Maggioni e del Cda Rai in Commissione di Vigilanza ho ribadito la necessità di un maggior equilibrio nella rappresentazione delle istanze a sostegno del ‘no’ al referendum costituzionale del prossimo ottobre”. Lo afferma in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. “Il problema centrale è infatti la mancanza di regolazione su tematiche rilevanti fuori dal periodo dalla par condicio. Da molte settimane ormai, è in corso una campagna di propaganda referendaria, iniziata, ancora prima che la riforma costituzionale venisse approvata definitivamente dalle Camere – aggiunge -. Da mesi, la campagna referendaria e’ fuori da ogni regola. Per questo oggi abbiamo chiesto alla Commissione di Vigilanza Rai un intervento urgente che può concretizzarsi in un atto di indirizzo, oppure nel recepimento dello schema di regolamento che quasi due anni fa l’AgCom aveva sottoposto alla Vigilanza Rai per estendere, sostanzialmente la par condicio anche ai periodi non elettorali. Il problema va affrontato in Vigilanza e in AgCom per le tv private. Le puntuali rilevazioni Geca Italia ci consegnano una forte prevalenza a favore del ‘si” al referendum nei telegiornali Rai. Alla tv pubblica chiediamo di utilizzare un po’ di buon senso e di provvedere ad una compensazione a favore del ‘no’ al referendum, dei tempi finora concessi solo al sì, per poi arrivare ad una contesto che sia di progressivo equilibrio, nell’informazione Rai. Inoltre chiediamo che l’AgCom pubblichi al piu’ presto, senza ulteriori indugi, i dati relativi alle tv private, rispetto ai quali nutriamo molte preoccupazioni: e’ molto probabile infatti che gli squilibri nelle tv private, a proposito di referendum siano ancora più evidenti rispetto alla Rai”. “Per quanto riguarda la tv pubblica, e’ sufficiente ricordare, tra i tanti, due episodi che ritengo assolutamente aberranti: l’intervistona, senza contraddittorio al presidente emerito Napolitano ospite da Fazio, uno vero e proprio ‘spottone’ senza fine a favore del ‘si” al referendum; poi la prima serata di RaiUno del 2 giugno con la messa in onda in replica di Roberto Benigni e della sua lezioncina sulla Costituzione – conclude Brunetta -, con tanto di pistolotto iniziale a favore del ‘si”, per la serie, sara’ pure la Costituzione più bella del mondo, intoccabile quando al governo c’era Berlusconi, ma ora con Renzi si può anche cambiare. Ci piacerebbe sapere come sono stati conteggiati dalla Rai questi episodi? Occorre fare chiarezza al più presto, la Commissione di Vigilanza Rai ha gli strumenti per farlo”