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Daniele Ferrante, il malore dell’allievo maresciallo

redazione — Tue, 16 May 2017 13:37:21 +0000

Un allievo maresciallo dell’esercito, Daniele Ferrante, 38 anni, di Palermo, e’ morto a causa di un malore accusato durante l’addestramento nella Scuola di Fanteria di Cesano (Roma). Il militare era effettivo a Viterbo e frequentava il XVIII Corso per allievi marescialli. Venerdi’ scorso ha avuto un malore ed e’ morto in ospedale. Il generale di corpo d’armata Danilo Errico, capo di stato maggiore dell’Esercito, esprime “il piu’ profondo cordoglio e sentimenti di vicinanza ai familiari”. Sul corpo del militare sara’ effettuata l’autopsia per stabilire le cause del decesso e dopo la salma sara’ trasferita a Palermo.

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Anziana muore soffocata in ospedale, sette sanitari indagati

redazione — Tue, 16 May 2017 13:25:55 +0000

Per la morte in ospedale di una donna di 72 anni sono indagati dalla Procura di Venezia sette sanitari. Il fatto e’ avvenuto l’11 maggio a San Dona’ di Piave (Venezia) quando l’anziana stava consumando il pranzo. Secondo una prima ricostruzione, un boccone di cibo ne avrebbe provocato la morte nonostante i tentativi di soccorso. L’ipotesi di reato e’ quella di omicidio colposo. La pm Rosa Gaetana Liistro, titolare dell’indagine, ha disposto l’autopsia e dai primi esiti e’ emerso che la donna e’ morta per soffocamento da cibo. L’anatomopatologo Antonello Cirnelli deve ora, per completare il quesito della procura, valutare se il cibo era compatibile con lo stato di salute della donna e se in fase di soccorso non ci siano stati errori o omissioni.

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Colpito da un fulmine durante un temporale improvviso. Muore a 40anni

redazione — Tue, 16 May 2017 11:05:40 +0000

Tragedia questa mattina a Spongano, in provincia di Lecce: un uomo di 40 anni, G.N., è morto a causa di un fulmine che lo ha colpito mentre era in campagna, in un podere in territorio del Comune di Diso, al confine con la periferia di Spongano. E’ accaduto qualche minuto prima delle 10, quando il cielo si è annuvolato e sulla zona è scoppiato un violento temporale. L’uomo è stato improvvisamente centrato dalla violenta scarica elettrica che non gli ha lasciato scampo. Inutili i soccorsi e i tentativi degli operatori del 118, intervenuti sul posto, di salvare la vita al poveretto. Enorme lo sconcerto e il dolore a Spongano non appena la notizia dell’accaduto è circolata in paese. La vittima era sposata e sarebbe diventata padre tra qualche mese, poiché la moglie è in attesa di un figlio. Sul posto anche i carabinieri del paese, per le necessarie indagini sull’accaduto.

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Faida di Forcella: “I ribelli di via Oronzio Costa” in manette. “Ecco perché abbiamo ucciso Emanuele Sibillo”

redazione — Tue, 16 May 2017 10:33:19 +0000

Si erano ribattezzati “i ribelli di via Oronzio Costa” gli affiliati al gruppo dei Buonerba, contiguo al clan dei Mazzarella, colpito oggi da 5 ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla squadra mobile di Napoli. Il gruppo dei Buonerba aveva dichiarato guerra la cartello di camorra delle famiglie Amiranti, brunetti, Giuliano e Sibillo per il controllo degli affari illeciti nella zona di Forcella, nel cuore del centro storico di Napoli. Le indagini coordinate dalla Dda di Napoli, hanno permesso di far luce sui tentati omicidi dei minori Mattia Campanile, Taieb D’Andrea e Antonio Napoletano, detto o’ nannone, commessi il 29 giugno 2015, e sull’omicidio di Emanuele Sibillo avvenuto il 2 luglio 2015. Quest’ultimo omicidio segnò la fine del conflitto tra i due gruppi con il sopravvento dei Buonerba. Il gip, nell’emettereil provvedimento cautelare, ha valutato il contenuto di intercettazioni riscontrato anche attraverso video e arricchito dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Maurizio Overa, reo confesso relativamente alla sua partecipazione all’organizzazione dell’omicidio di Emanuele.

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Telefona per sentire la famiglia ma la casa è avvolta dalle fiamme. Genitori e i tre fratellini morti nell’incendio.

redazione — Tue, 16 May 2017 09:48:50 +0000

Una vera tragedia ha colpito la vita di un 20enne che decide di chiamare la sua famiglia per avvisarli che l’indomani sarebbe tornato a casa. Prova a telefonare ma nessuna risposta da parte della famiglia. Allarmato dall’inusuale attesa prova a chiamare il cugino che abita poco distante dalla casa di famiglia e scopre che la stessa è avvolta dalle fiamme. I vigili del fuoco hanno impiegato diverse ore per spegnere le fiamme che avvolgevano una casa a due piani a una cinquantina di chilometri a sud dalla nota Cliveland. All’interno dell’abitazione sono stati trovati i corpi dei cinque residenti: una coppia di genitori, i loro tre figli piccoli e il cane di famiglia. Non sono note le cause dell’incendio ma è sospetto il fatto che sia la seconda volta che la stessa casa va a fuoco a distanza di diversi anni.

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Tragedia durante la festa della mamma. Uccide sua madre e la decapita. Poi aggredisce un uomo con la testa tagliata del genitore

redazione — Tue, 16 May 2017 09:26:11 +0000

Un 36enne è stato arrestato dalla polizia di stato con l’accusa di omicidio e di tentato omicidio. Il violento episodio risale alla festa della mamma, l’8maggio. Proprio durante la ricorrenza che vede la figura della mamma festeggiata, l’uomo ha prima accoltellato sua madre e poi le ha tagliato la testa. Il 36enne in preda a un raptus di follia si è poi diretto in un negozio di alimentari: in una mano aveva ancora il coltello da cucina insanguinato usato per uccidere sua madre, nell’altra reggeva la testa decapitata della povera donna. Alla vista di quella scena i clienti spaventati sono immediatamente scappati. Ma la follia dell’uomo, un 36enne dell’Oregon, non si era ancora sopita: l’uomo infatti, si è scagliato contro un commesso del negozio sferrandogli una serie di coltellate e riducendolo in fin di vita. Solo il tempestivo intervento degli altri impiegati del negozio, ha evitato che si consumasse un altro omicidio. Quando la polizia è intervenuta sul posto arrestando il 36enne Joschua Lee Webb, si è resa conto che che la situazione era davvero grave. Lo sceriffo della contea ha così mandato una pattuglia a casa dell’assassino per controllare cosa era successo. “Una scena orribile”, commenta lo sceriffo di Portland: “C’era sangue dappertutto e il corpo della povera mamma 59enne del ragazzo, Tina Marie Webb, a terra privo di vita e della testa”. Il papà di Joschua in una intervista telefonica rilasciata all’Associare Press, piangendo, non si spiega il motivo del folle gesto del figlio ed è disperato perché in un solo giorno ha perduto tutti gli affetti della sua vita.

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Raffiche di vento colpiscono un aereo in fase di atterraggio, poi lo schianto. Morto l’equipaggio

redazione — Tue, 16 May 2017 08:50:03 +0000

Un jet ha colpito un edificio e si è schiantato durante il tentativo di atterrare in un piccolo aeroporto vicino a New York City lunedì uccidendo due membri dell’equipaggio e scatenando un pauroso un incendio che ha diffuso una coltre di fumo denso nell’aria da impedire l’uso dello spazio aereo. Erano circa le 3,30 di lunedì’ mattina quando l’aereo si è schiantato contro un edificio nel tentativo di atterrare. Le cause dell’incidente sono ancora da appurare. Gli investigatori hanno preso in considerazione anche il bollettino meteo che segnalava raffiche di vento a bassa quota che raggiungevano i 45 chilometri orari. Potrebbe essere stata proprio questa condizione meteorologica a deviare la traiettoria dell’aereo che è atterrato a circa quattrocento metri di distanza dalla pista dell’aeroporto di Teterboro. L’aereo al momento dello schianto non aveva passeggeri a bordo ma solo due membri dell’equipaggio. I loro resti carbonizzati con la maggior parte dell’abitacolo sono stati portati via dalla scientifica per l’autopsia per stabilire se siano morti sul colpo o in seguito all’incendio scaturito dall’impatto con l’edificio. “Una tragedia sfiorata”, commenta in una conferenza stampa il sindaco della città che continua, “Per fortuna l’edificio era vuoto. Ci sono una trentina di impiegati a lavorare nello stabile ma a quell’ora erano già andati tutti via. Sarebbe potuta essere una strage”.

Prove del matrimonio, para’ si schianta sulla spiaggia

redazione — Sat, 13 May 2017 21:00:47 +0000

Prove del matrimonio: un paracadutista dell’Esercito, di Pisa, Marco Santapaola, di 35 anni, e’ rimasto seriamente ferito nel tardo pomeriggio di oggi mentre stava partecipando alle prove generali di un matrimonio che sara’ celebrato nelle prossime settimane.

Prove del matrimonio finite in tragedia: il racconto dell’accaduto

L’uomo, assieme ad altri tre amici, si e’ lanciato con il paracadute ma si e’ schiantato sulla battigia a velocita’ elevata. Soccorso dal personale del 118, e’ stato trasferito con l’elicottero all’ospedale di Udine, con fratture multiple. La prognosi e’ riservata ma non sarebbe in immediato pericolo di vita. Da quanto si e’ appreso, al ferito, nella cerimonia nuziale, era stato affidato il ruolo di testimone dello sposo.

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28enne perde la vita in un incidente sulla Ss195. Impatto con il guardrail violentissimo

redazione — Sat, 13 May 2017 12:08:42 +0000

Incidente sulla Ss195: un 28enne alla guida della sua Volkswagen Polo Fox, che viaggiava in direzione Cagliari-Pula, sulla Ss 195 ‘Sulcitana’, in prossimità di Sarroch (Ca), ha perso il controllo dell’auto e dopo aver invaso la corsia di marcia opposta si è schiantato sul guardrail morendo sul colpo.

Incidente sulla Ss195: purtroppo sono stati inutili gli interventi del 118

Immediata la segnalazione da parte di alcuni automobilisti di passaggio che hanno chiamato il 118, purtroppo inutilmente. Sul posto anche i Vigili del Fuoco e la Polizia stradale per i rilievi.

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Attentato al ministero del Lavoro e della Sicurezza. Esplode un’autobomba. Due donne e un bimbo perdono la vita

redazione — Sat, 13 May 2017 12:00:58 +0000

Fonti della sicurezza afghane hanno confermato che le due donne uccise dalla mina magnetica collocata sotto il loro veicolo erano dipendenti del Dipartimento per il Rifornimento idrico, e che insieme a loro altre due impiegate sono rimaste ferite. Un testimone oculare ha detto all’ANSA che l’esplosione e’ avvenuta in un momento di grande affollamento all’altezza dell’edificio del ministero del Lavoro e della Sicurezza sociale uccidendo anche un bambino. Nessuno per il momento ha rivendicato l’attentato. In passato i talebani hanno preso di mira donne impiegate in istituzioni pubbliche nelle province di Kandahar e Laghman, ma questa e’ la prima volta che cio’ avviene a Kabul.

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