Il noto attore americano Shia LaBeouf, volto dei primi tre capitoli della saga “Transformers”, è stato arrestato per aver aggredito e graffiato al volto un uomo. Non è la prima volta che il divo finisce nei guai con la giustizia: si tratta infatti del quarto arresto per l’attore, l’ultimo dei quali avvenuto pochi mesi fa. Questa volta però, come riporta TgCom24, ci sarebbe una “giusta causa”: l’attore era impegnato in una manifestazione di protesta anti Trump e avrebbe reagito con la forza ad un commento fortemente razzista. Un uomo, secondo le prime informazioni, si sarebbe avvicinato a Shia gridando: “Hitler non ha fatto nulla di sbagliato”. Immediata e violenta la reazione dell’attore, che è stato subito arrestato.
LaBeouf è tra i più attivi nel fronte aperto sin dalla nomina a Presidente di Donal Trump. L’attore è infatti promotore di un’iniziativa di protesta molto particolare. L’attore ha ideato un’installazione artistica davanti al Museum of the Moving Image di New York, dall’emblematico titolo “He Will Not Divide Us”. Si tratta di una trasmissione live, che dovrebbe durare per tutti e 4 gli anni del mandato di Trump, che manda in streaming, riprendendoli con una telecamera installata davanti al museo, i commenti di dissenso di chiunque sia d’accordo con l’hashtag #HeWillNotDivideUs, ovvero “Lui non ci dividerà”, riferendosi ovviamente a Trump.
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