“Le autorità egiziane si ostinano a negare qualsiasi coinvolgimento nella sparizione e uccisione di Giulio Regeni, ma Amnesty International rivela le similitudini tra i segni di tortura sul suo corpo e quelli sugli attivisti egiziani morti in custodia dello Stato”. A denunciarlo è la stessa organizzazione che precisa: “Si suppone che la sua morte sia stata solo la punta dell’iceberg e possa far parte di una più ampia serie di sparizioni a opera di Nsa e intelligence. Secondo le organizzazioni non governative locali, la media delle sparizioni forzate è di tre-quattro al giorno”.
“L’Agenzia per la sicurezza nazionale (Nsa) – prosegue Amnesty – si rende responsabile di rapimenti, torture e sparizioni forzate nel tentativo di incutere paura agli oppositori e spazzare via il dissenso pacifico – e denuncia – una scia senza precedenti di sparizioni forzate dai primi mesi del 2015, una vera e propria tendenza che vede centinaia di studenti, attivisti politici e manifestanti, compresi 14enni, sparire nelle mani dello Stato senza lasciare traccia”.
Prosegue l'azione della Questura di Roma tesa al ripristino della legalitàProsegue l'azione della Questura di Roma tesa al ripristino della legalita' nella zona di via Cupa. Dopo lo sgombero delle tende sulla via Tiburtina nella zona di via Cupa. Dopo lo sgombero delle tende sulla via Tiburtina