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Entertainment 28 giugno 2016

Addio alla vecchia e cara Rai

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Addio alla vecchia e cara Rai, sembra il caso di dire. "La Rai è allo sfascio. Ieri sono stati presentati i nuovi palinsesti dal direttore Antonio Campo Dall'Orto e dal presidente Monica Maggioni. Tutte le nostre preoccupazioni sono state confermate. Non c'è traccia di programmi di qualità, ma soprattutto non si capisce, dove sia quella pluralità di informazione che ha fatto della Rai il servizio pubblico da sempre". Lo dice Giovanni Mauro (Gal). "Il voto sui palinsesti ha diviso a metà il Cda e il piano è passato per quattro voti a tre, solo perché un consigliere era assente - continua -. Modalità e merito quindi dell'azienda ci risultano decisamente discutibili. Scompare l'informazione pluralista, non si ha più traccia di quella un minimo dissenziente. Sicuramente, ci sarà modo, ancora una volta, di chiedere spiegazioni in commissione di Vigilanza, ma temo che, come al solito, riceveremo mezze risposte e pochi chiarimenti – poi conclude -. Stanno smantellando la Rai, stanno cancellando il servizio pubblico e l'informazione pluralista, ma sembra che la cosa non interessi nessuno. Non so cosa sia peggio se il disinteresse generale per tutto ciò o il fatto che non avremo più programmi tv di qualità in seno alla nostra rete pubblica nazionale". Il servizio pubblico garantito da anni dalla Rai cede il posto alle pure e semplici leggi di mercato che vedono il futile e il poco costruttivo, in alto alla classifica dei più “visti”… Perché la qualità, si sa, non fa più audience, non vende, non ripaga: questa la pura realtà della Tv oggi!