“Mondiali in Russia a rischio? Al momento direi di no, la stessa decisione del Cio che trasferisce alle Federazioni internazionali un ruolo fondamentale in questa situazione sta a significare una centralita’ delle stesse Federazioni e la posizione della Fifa e di Infantino e’ di totale rispetto verso la decisione di assegnare i Mondiali alla Russia”.
E’ il pensiero del vicepresidente Uefa Giancarlo Abete, ospite de “La Politica nel Pallone” su Gr Parlamento. “La presidenza Infantino? E’ iniziata in una logica di innovazione sul versante dei ricambi dirigenziali che determina una serie di fibrillazioni naturali. C’e’ grande attenzione agli equilibri che maturano in tutti i continenti e vedremo poi quale rapporto si potra’ creare fra Fifa e Uefa, da sempre uno degli snodi del calcio mondiale”. A settembre, infatti, si scegliera’ il successore di Platini. “Non ci sara’ nessuna battaglia fra bande – garantisce Abete – Ci sono tre candidati, due attuali vicepresidenti, Van Praag e Villar, e Ceferin, un dirigente preparato. Sara’ una campagna elettorale dove, al di la’ della qualita’ delle persone e dei rapporti di stima che ognuno di noi puo’ avere, sara’ importante verificare i programmi che per il momento non sono noti”. “La Uefa, dopo la presidenza carismatica di Platini, si trova ad affrontare situazioni complesse, deve ricalibrare i rapporti coi club nel momento in cui si riparla di campionati sovranazionali.
Sono impegni gravosi ed e’ importante conoscere i programmi, vedremo poi alle urne se ci sara’ continuita’ o prevaranno le proposte innovative”. Tornando alla Fifa, sulla decisione della Figc di proporre Evelina Christillin per il Consiglio della Federcalcio internazionale come rappresentante femminile in quota alla Uefa, Abete concorda: “e’ un’ottima persona, un ottimo dirigente, mi sembra una riflessione giusta. Non sappiamo pero’ se sara’ candidata unica, ci potrebbe essere in corsa anche una professoressa gallese”. Per il dopo-Conte, intanto, la Figc ha scelto Ventura: “e’ un ottimo allenatore, conosce profondamente il calcio ed e’ chiamato a un’impresa non facile, trasferire questa sua capacita’ a livello internazionale forse nella manifestazione piu’ complessa da affrontare. Se per gli Europei i posti erano 23, per i Mondiali saranno 13 per cui la qualificazione sara’ piu’ difficile. Ventura e’ atteso da un periodo impegnativo, e’ una grande opportunita’, ci sono delle difficolta’ ma speriamo che i risultati sino quelli che auspichiamo”. In Italia, a livello di club, la Juve sembra sempre un gradino sopra le altre, specie se dovesse chiudere per Higuain. “La Juve sta conducendo un mercato di eccezionale livello finalizzato alla Champions. Higuain e’ un grande campione come Pogba, alla fine contera’ la squadra, si e’ visto anche agli Europei, nella stessa finale col Portogallo che ha perso Ronaldo dopo pochi minuti ma poi ha vinto lo stesso. E’ importante avere degli assi ma e’ importante anche mantenere la capacita’ di gruppo, di squadra. A Napoli parlano di tradimento? E’ comprensibile l’amarezza, la delusione ma Higuain era al Napoli da pochi anni, per essere bandiera ce ne passa. Le bandiere sono i giocatori che restano vent’anni nello stesso club, come Del Piero, Totti, Maldini, De Rossi. Se c’e’ una clausola rescissoria, la titolarita’ del giocatore a scegliere e la volonta’ del presidente De Laurentiis di investire queste risorse su altri giocatori, penso che alla fine il Napoli restera’ fortemente competitivo”. Infine una battuta sull’avvento degli imprenditori cinesi a Milano: “Da una parte c’e’ soddisfazione, perche’ il calcio italiano e i grandi club sono attrattivi, dall’altro c’e’ tristezza, amarezza perche’ col cuore ognuno di noi vorrebbe che squadre come Inter e Milan rimanessero nella realta’ italiana”, il commento di Abete.