Festa chiassosa, polizia a casa di La Russa:“Chiamati da una zecca comunista”

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Festa chiassosa, polizia a casa di La Russa:<br>“Chiamati da una zecca comunista”

Quando la polizia ha bussato alla porta della lussuosa abitazione romana probabilmente non si aspettava che ad aprire sarebbe stato un ex Ministro della Difesa. Infatti le forze dell’ordine erano state chiamate dai vicini per interrompere una festa troppo chiassosa ma , in effetti, l’organizzatore e padrone di casa del rumoroso party era l’onorevole Ignazio La Russa.

Per nulla intimoriti dalla presenza del deputato gli uomini delle forze dell’ordine hanno verbalizzato tutto l’accaduto accertando che “effettivamente la musica era percepibile dalla strada”.

Quello che più colpisce dai verbali dei poliziotti intervenuti – riportati da La Repubblica – è però la reazione dell’esponente di Fratelli d’Italia.

“Addirittura hanno mandato due volanti per una festa, mentre sulle rapine non ne mandano nemmeno una – sarebbe stato il benvenuto del politico agli agenti, che avrebbe poi aggiunto – Voi non dovevate venire a casa mia. Sicuramente vi ha mandato qualche zecca comunista”.

Nessun accenno di scuse nelle note degli agenti pubblicate sul sito del giornale, quanto piuttosto una convinzione ferma di essere nel giusto: “La gente non può dire niente perché sono le due di notte – sarebbe stata l’obiezione di La Russa – perché non sono le due di notte, oggi è venerdì sera e quindi domani è festivo e se a qualcuno dà fastidio la musica, per stasera se l’ascolta”.

“Non mi interessa se ritornate di nuovo qui, perché come ritornate ve ne andate di nuovo. Tanto, male che vada mi prendo una denuncia” avrebbe poi chiosato l’ex esponente di Forza Italia salutando gli agenti che, rimasti in ascolto, avrebbero poi verificato un effettivo abbassamento del volume della musica.

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